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Inaugurato il Museo national de la Marine di Parigi, con il contributo di LAMPARREDO.

Situato nell’ala ovest del Palais de Chaillot, in place du Trocadéro, il Museo national de la Marine
svela il suo nuovo allestimento, un viaggio sorprendente tra terra e mare: è difficile immaginare che
questa nuovissima attrezzatura, dotata di un percorso innovativo e multisensoriale, sia uno dei
musei più antichi di Francia, nato sotto Luigi XV e quindi vecchio di più di 250 anni. Attraverso un
percorso completamente rinnovato, il visitatore può vivere un’esperienza unica ed emozionante,
pensata per un pubblico di tutte le età, dai neofiti agli appassionati del mare e della nautica. Un
luogo di meraviglie, curiosità e cultura, che permette al grande pubblico di conoscere la dimensione
più autentica della vocazione marittima francese, trasmettendo il gusto del mare attraverso le parole
degli uomini e delle donne che hanno scritto la storia del mare.


Il contributo di LAMPARREDO è visibile già dalla prima sezione, le vetrine espositive: “Vitrines”.
Lunghe fino a 9 metri, contengono oltre 30.000 oggetti, tra cui strumenti scientifici e tecnici, oggetti
decorativi, modelli, fotografie, sculture, dipinti e persino mobili, esposti per illustrare la storia della
marina francese, l’evoluzione dell’arte della navigazione ed anche la ricchezza della scultura
navale.


La visita al museo vera e propria inizia con una grande struttura coreografica, opera di
LAMPARREDO: “Cocque de Bateau”, che replica una prua di una nave stilizzata a grandezza
naturale, dove il visitatore può entrare in un ambiente marino immersivo e conoscere il mare
attraverso un film proiettato su un grande schermo emisferico che sovrasta gli spazi e moltiplica i
punti di vista.


Infine, la terza sezione realizzata da LAMPARREDO è “La Gran Vague”, un grande spettacolo
nel cuore un’area dedicata alle tempeste e ai naufragi. Un luogo interattivo e vivace, dove il
visitatore entra in uno spazio dominato, appunto, da un’immensa onda, e viene trasportato a mille
miglia dalla terraferma. Qui si sperimenta la pericolosità del mare, grazie a testimonianze, opere
monumentali e oggetti provenienti da famosi naufragi, ritrovati grazie a missioni di archeologia
subacquea.

Photo credits  © Musée national de la Marine/G. de Carvalho

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